80° Pensiero al vento
Quando ci si
volta per un attimo indietro, le poche volte che la frenesia del vivere
quotidiano ce lo concede,
ci accorgiamo di quante cose sono cambiate, di quanti errori abbiamo commesso
che col senno del poi non ripeteremmo, tanto da dire: "potessi tornare
indietro..".
Basta tornare con la mente indietro di un solo anno per rendersi conto che
veniamo continuamente caricati di nuove incombenze, divieti e limitazioni,
ma prese così a piccole dosi è facile assuefarsi senza avere voglia o
possibilità di dire qualche "basta, non ne possiamo più".
La prima cosa che mi viene in mente è la vergognosa confisca che pende come una
"spada di Damocle" sulla testa di noi motociclisti.
Proseguendo in questo viaggio a ritroso, ricordo quando viaggiavamo coi capelli
al vento, ricordo i ciclomotori senza targa, sinonimo di libertà, i bolli a
3700 lire, le assicurazioni facoltative, il famoso slogan della Vespa
50:"si guida senza targa e senza patente" che è stato uno dei motivi
del suo grande successo,
niente revisioni, bollini blu, blocchi della circolazione e chissà quant' altro
ho scordato, come chissà quant' altro arriverà...
Che fosse giusto o sbagliato non spetta a me dirlo, certo è che si respirava
molta più libertà.
Vespa e libertà, Vespa sinonimo di libertà !
Quanti piacevoli ricordi legati a due affascinanti e semplici parole.
Credo che il momento di massima espressione di questo binomio fu proprio trent'
anni fa, quando per accontentare le esigenze dei ragazzi di allora uscì quello
che resterà, pur non essendo ancora particolarmente "vintage" il
modello di Vespa di maggior successo, il sogno inseguito da tutti: la Vespa
"Primavera 125 - ET3".
Fine 1976, anno della indimenticabile sentenza della Corte Costituzionale che
aveva dato la possibilità a tutti di esprimersi attraverso le "radio
private".
Ne nascevano nuove ogni giorno, bastava un trasmettitore da 5 watt ad
accompagnare con parole musica un' atmosfera di semplicità, libertà voglia di
fare..
E la Vespa, dopo il grande successo della 125 Primavera, nata agli albori di
quella pacifica rivoluzione di costumi, mise appunto la ciliegina sulla torta
con la serie "ET3", sigla che stava per accensione elettronica e tre
travasi.
Una rivoluzione nella rivoluzione, dopo tanti anni di puntine e condensatore..
una banalità che aggiunse un po' più di brio ad una linea già moderna e
aggressiva, arricchendola di pochi particolari che ne decretarono un successo
che continua ancora immutato fino ai giorni nostri.
Forse i "grandi collezionisti", rincorrendo sogni improbabili di GS,
90SS e "cambio a bacchetta", la snobberanno,
ma io che ogni giorno ho contatti con Voi appassionati, posso garantirvi che è
tuttora il modello più ambito da giovanissimi e meno giovani,
i primi forse alla ricerca di un mito simbolo di libertà, gli ultimi
probabilmente alla ricerca di un modo di rivivere quegli anni indimenticabili.
Trent' anni fa o giù di li.
----------------------------------------------------
79° Pensiero al vento
A
più di sei anni dalla sua prima timida pubblicazione, VespaForever è cresciuto
lentamente, fino a comparire fra i primi risultati di ricerca di tutti i motori,
anche del più ostico, ma da tutti osannato Google.
Ricordo il mio stupore dei primi giorni, quando mi
vantavo di avere avuto "ben 40 visite alla settimana" .
Oggi con
decine di migliaia di appassionati che ogni giorno frequentano il sito, mi sento
in dovere di cercare di correggerlo e aggiornarlo per quanto il mio tempo libero
mi concede.
Sono tantissimi i siti, non solo italiani, anzi...
che hanno messo un link verso Vespa Forever, questo mi fa piacere, ma mi
dispiace molto che fra di noi, appassionati di Vespa, ci sia tanta rivalità.
Non mi riferisco questa volta alla scarsa
cordialità e solidarietà che si incontra sulle strade,
ma lo stesso effetto
triste si può notare su alcuni siti web "concorrenti", o che
evidentemente vogliono essere ritenuti tali.
Non è bello parlare di concorrenza in un settore
dove la massima collaborazione e sinergia sarebbe necessaria per cercare di
risolvere i tanti ostacoli burocratici che affliggono i gloriosi "due tempi" e
lo scarso interesse verso di noi appassionati da parte della Casa
Madre,
ma purtroppo devo amaramente constatare che è
così.
Alcuni si sà, forse temono la spontaneità di
queste pagine buttate giù da un semplice hobbista del web e della Vespa, e da
anni censurano nei loro forum il termine "Vespaforever" con "nospam".
Le censure, si sa bene, non danno mai una buona immagine a chi
le applica e ne minano la reputazione e credibilità,
ma quello che più mi ferisce è che siano proprio alcuni siti web
della "mia" Lombardia, a snobbare VespaForever.
Ho preso contatti con molti,
ricevendo solo alcune risposte e tante promesse non mantenute, pazienza, ma
vedere che chi proprio non si degna nemmeno di un cenno di risposta sia della
mia terra natale, mi fa veramente male.
Purtroppo e per fortuna ho altri problemi ben più
seri da risolvere, questo è solo un hobby, una passione nella quale metto tutto
me stesso, ma l' amaro resta.
Un vecchio detto cinese, indiano o che so io..
diceva" tanti nemici, tanto onore" , poi c' è "chi non mi ama
non mi merita", così tiro un agrodolce sospiro di sollievo.
In realtà chi mi gratifica veramente, non sono
certo tutti questi sponsor che non pagano quasi mai ,
chi mi gratifica siete voi affezionati appassionati
che ogni giorno in migliaia vi ritrovate su queste pagine,
e tutti coloro che si
fanno onore collaborando gratuitamente, con passione al nostro grande VespaForum
Grazie di cuore a tutti voi, persone corrette!
----------------------------------------------------
78° Pensiero al vento
Il "Saluto Vespista"
Mi
fa sempre molto piacere intravedere sopraggiungere in lontananza la sagoma
inconfondibile di una Vespa.
Spontaneamente seguo quell' immagine avvicinarsi fino ad affiancarsi sul lato
opposto della strada, per poi scomparire velocemente dallo specchietto
retrovisore.
Siamo rimasti una minoranza, forse sull' ordine del 3 per cento degli sccoters
che vedo transitare sulle strade,
pochi ma buoni, penso, anche se in realtà siamo comunque migliaia e migliaia.
A volte accenno un saluto, purtroppo mai fin' ora ricambiato e questo mi lascia
un velo di tristezza.
Penso che probabilmente tra i conducenti di Vespe, chi vive lo spirito
vespistico sia in una percentuale ancora minore,
lo intuisco anche dallo stato "trasandato" di molte di queste,
credo che un vero appassionato mantenga spolverata e lucida la propria Vespa
anche se è stata verniciata nel garage in un fine settimana con mezzi di
fortuna, ma con tanta passione e conseguente soddisfazione.
Sarebbe bello che tra chi come noi ama la Vespa ci fosse una maggiore
cordialità,
non dico di fermarci a bere qualcosa, ma un semplicissimo e gratuito saluto,
anche il classico "beep - beep"
Lo fanno i camionisti, gli autisti di pullman e chissà quante altre categorie,
perchè noi dobbiamo essere così freddi?
Non siamo Vespisti solo nei raduni, abbiamo in comune una grande passione per
uno scooter che molti ci invidiano.
Un piccolo gesto con la mano in barba al nuovo codice o il più sobrio "beep"
non comprometterebbero certo
la sicurezza stradale e ci regalerebbero un reciproco sorriso interiore.
Pensiamoci.. Buona Estate !
----------------------------------------------------
77° Pensiero al vento
Lettera aperta ai"vigili" o chi per loro, di Ravenna
Ieri
era una splendida giornata,
volevo andare a Milano Marittima...
è già la seconda volta che ci provo quest' anno,
e proprio non sono abbastanza intelligente per capire la logica con la quale a
Ravenna ragiona chi mette i cartelli stradali.
Giunto a Ravenna, sono costretto a passare dal centro, perchè sulla
circonvallazione, da quest' anno (neanche fosse un autostrada) bisogna avere
almeno 151 cc di cilindrata.
Gli altri anni ci andavo liberamente, quest' anno nisba!
Come "caspita" faccio a uscire dalla città per proseguire verso
Milano Marittima,
o anche se solo volessi andare al primo paesino in quella direzione, a 3 Km
dalla città?
La scorsa domenica, prova che ti riprova sono quasi arrivato a Forlì...
ovviamente sarebbe assurdo fare Ravenna Forlì, Forlì Milano Marittima, quando
prima in 10 minuti ci arrivavo.
Non ho trovato strade alternative.
E poi con quale autorità si può limitare l' accesso alla circonvallazione ai
mezzi di una certa cilindrata, non essendo ne autostrada, ne superstrada, ne
raccordo autostradale? Perchè è pericolosa?
D' accordo è pericolosa, lo so bene, ma siccome c' è il limite dei 70, e in
certi punti dei 50 e addirittura 30!!!!, che io abbia un ciclomotore, o una
Harley,
cosa cambia????
Ovviamente non ci puoi andare con la Vespa 50 - 125, ma in bicicletta credo di
si.. non ho visto divieti in tal senso...
Con tutto il rispetto, spero che qualcuno mi sappia fornire una spiegazione
plausibile, o almeno un percorso BREVE alternativo che non limiti il mio (e
altrui) diritto di circolare in tale direzione
Grazie
----------------------------------------------------
76° Pensiero al vento
Il "ferro vecchio"
Da bambino trascorrevo molto tempo con il nonno, quello che tanto mi ha insegnato nella meccanica, nel fai da te, e tanto altro che non scorderò mai, ma purtroppo non si adatta a questo spazio.
A quei tempi, passava una volta alla settimana, un vecchio signore con un motocarro probabilmente autocostruito: il classico "motorino" che era stato unito ad un carretto, una sorta di "Ape" senza cabina. Questo anziano signore, viaggiando a passo d' uomo, quasi urlava con forzato accento veneto: "Fero vecio, baterie vece..".
Si raccoglievano i rottami dal cortile, con la prospettiva di ricavarne qualche centinaio di lire. Ricordo che già allora notavo sul piccolo cassone, cose interessanti come ruote di Vespa e Lambretta e una volta quel personaggio era riuscito addirittura a caricare una Vespa VNA uguale alla mia.
Soffrivo nell' immaginare la brutta fine che quei tesori avrebbero fatto, ma ero conscio di non poterli comprare con i miei risparmi di bambino.
Col passare degli anni, la figura del "Fero Vecio" come tanti altri piccoli artigiani, è scomparsa a causa delle normative rigide in materia fiscale e di smaltimento di rifiuti. Non voglio polemizzare infruttuosamente su norme che hanno cancellato costumi, è stato un breve dialogo a ricordarmi queste figure del passato e farmi riflettere sull' atteggiamento di molti venditori di ricambi
Stavo finendo di sistemare la mia Special blu con una bella passata di cera, quando un vicino, vedendo gli attrezzi e ricambi ancora in terra, mi si avvicina sorridente, dicendomi: "Che bello vedere che c' è gente che riesce a far funzionare ancora questi ferri vecchi"
Sorrido e rispondo gentilmente a quello che voleva essere certamente un complimento, pensando: "Ferro Vecchio? Te lo do io il ferro vecchio...!" Io tutto orgoglioso della mia Vespa che luccica sotto il sole e tu la chiami "Ferro Vecchio"?
Forse allora quelli che vedendo la Vespa mi chiedono se è mia "questa Lambretta" e magari un po' tutti coloro che viaggiano su scooter monomarcia in plastica, credendosi motociclisti e poi, e poi... e poi ecco, certo, anche il ricambista che si è arricchito vendendo pneumatici Ceat 3,50-8 e che da sei mesi continua a ripetermi che il perno della sella "sta arrivando, ma ormai questi pezzi vecchi...."
Pezzi vecchi uguale ferri vecchi?
Anche l' altro, poi l' altro ancora, fin'anche la ragazza sempre scocciata del Piaggio Center, forse mi vedono come un marziano in cerca di ferri vecchi!
Forse mi sto rimbecillendo, perchè non mi sono omologato alle leggi del consumismo usa e getta, perchè sono fiero di mantenere una mia personalità e gli "specchi per le allodole" su me non hanno molto effetto.
Se però è vero questo, anche altre decina di migliaia di appassionati italiani e forse milioni sparsi nel mondo sarebbero fessi che si innamorano di ferrivecchi. Scomodi e controcorrente certo, ma fessi no di certo!
Se il progresso significa comprare, buttare e ricomprare, poi viaggiare felici su due ruote ricoperte abbondantemente di plastica senza il piacere di personalizzare la guida col cambio, lo vedo grigio e triste.
In questo caso.. Viva il "ferro vecchio" e chi lo sa apprezzare!
----------------------------------------------------
75° Pensiero al vento
Io e la mia Vespa.. viaggio fuori dal tempo.
Una
domenica come tante? A volte basta un piccolo dettaglio a
cambiare il solito tran tran.
La strada
dissestata, meglio svoltare a destra. Avessi percorso la strada
prevista sarei passato dal paesino dove abita un vespista che mi
ha da poco contattato, ero curioso di vederlo, probabilmente in
sella all unica Vespa della zona.
La
decisione forzata di cambiare direzione, mi porta, dopo un lungo
rettilineo, in un altro paese che mi ricorda qualcosa: li viveva
un vecchietto al quale avevo venduto il mio primo motorino, un
Gimk dorato. Immaginarlo ancora circolante o almeno
esistente è pura utopia, in un epoca di usa e rottama.
Purtroppo
non lo vedo, ma la stradina circondata da basse casette colorate,
stranamente intervallate ancora di piccoli negozietti e botteghe
artigiane, che altrove la politica fiscale degli ultimi decenni
ha spazzato via, fa tornare col pensiero indietro nel tempo.
A
riportarmi bruscamente ancor più indietro, una splendida quanto
inaspettata visione: uno spazioso garage col portone spalancato
sul cortile, mette in mostra una decina di esemplari di Vespa,
tutte luccicanti e restaurate, modelli tipici degli anni 50 e 60.
Mi fermo
per qualche momento ad ammirarle con un pizzico di invidia,
ripensando alle mie, malamente incastrate in uno spazio ristretto
e umido e bisognose di cure almeno estetiche. Pazienza, so bene
che non posso permettermi il lavoro di un carrozziere e tantomeno
di un restauratore. Chi ha pane non ha denti e viceversa, ma non
nel caso del proprietario di quello splendido garage.
Riprendo la
mia strada, dopo questo spettacolo voglio spremere dalla mia
Vespa il massimo, non come potenza, ma carpendone ogni piacevole
sensazione che sa gioiosamente regalare.
Così mi
guardo attorno. Dai giardini curati delle case più periferiche,
spiccano i panni stesi ad asciugare al sole, che emanano il
classico odore del sapone giallo di Marsiglia di massaie d
altri tempi. Più avanti solo l asfalto semiconsunto, che
taglia in due la verde campagna. Qualche fiore giallo e azzurro,
aspetta di essere colto da mani delicate per portare il suo
profumo nella casa di chi lo sa apprezzare.
Avessi
percorso la stessa strada in macchina, avrei forse mai potuto
assaporare tutto questo?
Qualche
casa colonica, alberelli fioriti di un rosa tenero, mi fanno
tornare alla mente fiori rosa fiori di pesco
di
Lucio Battisti, che comincio a canticchiare. Poi un odore diverso
che in un altro contesto avrei apostrofato come puzza, ma dentro
questa favola anche il letame si accorda armoniosamente.
Ritorna in
mente la mia infanzia, quando in Lombardia, questo odore
anticipava l arrivo alla grande casa paradiso
terrestre di mia nonna. Un insieme di pensieri che si
aggroviglia coi ricordi, sono ormai vicino al paese dove visse la
sua gioventù, l altra mia nonna. Decido di arrivarci.
Lungo
questa stradina a volte tortuosa, mi sembra di scorgere chiaro il
loro volto, il loro benevolo sorriso mi rassicura come allora,
forse dall alto mi stanno guardando. In questo clima magico
e rasserenante, ho la fortuna di non essere disturbato, sono l
unico a percorrere la strada.
Ascolto il
motore cantare, 35 anni fa usciva dagli stabilimenti di Pontedera
la mia Vespa fedele, sembrano 35 giorni, una meccanica ancora
perfetta! Quale altro veicolo fra 35 anni potrà farà
altrettanto?
Di tanto in
tanto una casa semiabbandonata, poi si susseguono alcune ville e
palazzi signorili ultracentenari, circondati e protetti da
altrettanto vecchi e rigogliosi alberi ad alto fusto. Per ognuno
di loro scrivo una storia, condita di esistenze più o meno
felici, vite spensierate o travagliate. Il loro fascino è così
forte che spengo il motore davanti al massiccio cancello in ferro
battuto di uno splendido palazzo restaurato con cura e leggo
sulla piccola targa giallo senape dei beni culturali,
che era una residenza estiva signorile del XVI secolo.
E
bello che siano arrivati intatti fino ai giorni nostri, almeno
gli edifici del passato sono tutelati e protetti da nobili
normative, al contrario di quanto accade, per ignoranza,
leggerezza, interessi industriali e demagogia, con auto e moto
storiche o che lo diventeranno.
Ma non
voglio rovinarmi la splendida giornata con questi pensieri, fin
ora sono riuscito a viverla in un altra dimensione, solo e
fuori dai vincoli del tempo e di ogni pensiero o preoccupazione.
Io, la mia Vespa e basta, una volta tanto.
Arrivato
nel paese della nonna, la immagino passeggiare tra le vecchie
botteghe, la sento ancora vicina quando, osservando il cielo che
lentamente imbrunisce, con la complicità di una stravagante
foschia che promette pioggia, capisco che è ora di invertire la
rotta e tornare mestamente verso casa.
Saluto le
case dipinte come in una tela dalla mano sicura di un bravo
artista, accelero dando l occasione all infaticabile
due tempi, di mostrare la sua grintosa allegria, e pian piano
riaffioro nel mondo reale.
Ma poi qual
è la realtà, quella delle corse contro il tempo e dei
telegiornali minacciosi, o quell allegria e spensieratezza
che la Vespa è sempre pronta a donare?
Non lo so,
ma ancora una volta dico: <<Grazie Enrico Piaggio, grazie
gloriosa Vespa, compagna instancabile di tante avventure>>.
----------------------------------------------------
74° Pensiero al vento
Non
di sola Vespa..
Siamo in
primavera, ma l' inverno che ci siamo lasciati alle spalle non è
stato dei più clementi e questo, se da una parte mi ha impedito
di usare la Vespa quanto avrei desiderato, dall'altra mi ha
permesso di prendermi cura maggiormente del mio lavoro e del mio
sogno, questo sito, Vespaforever, diventato un grande punto di
incontro ogni giorno, per migliaia di appassionati.
Il mio impegno quotidiano, anche se immagino non sia facile
crederlo, è fatto di almeno 4 - 5 ore, spese a correggere,
rivedere, aggiornare le tante pagine, e alla creazione del nuovo
forum on line dal 31 marzo.
Ritengo sia lecito fare quattro conti e cercare sia di recuperare
le spese vive che un sito deve sostenere, sia essere gratificato,
oltre che dalla vostra quotidiana presenza, anche seppur
minimamente, da qualcosa di più venale...
ed è per questo che VespaForever è tappezzato di banner.
Dopo la grande scorrettezza di adsense che con la complicità di
"qualcuno" con le mani in pasta, proprio quando tutto
faceva ipotizzare un futuro roseo, è riuscito a sbattermi
la porta sui denti senza il minimo pudore, ho concentrato le
forze e gli spazi sull' altro precente programma di affiliazione.
Tutto è andato bene fino a quando... fino a quando il credito è
salito forse oltre quanto essi stessi immaginavano, così da
qualche mese, nessuno si degna di pagare un centesimo.
Immagino che queste scorrettezze, per non apostrofarle con un
aggettivo forse troppo pesante e offensivo, succedano proprio
perchè si approfitta del fatto che è praticamente impossibile
per un piccolo sito amatoriale intraprendere azioni legali contro
multinazionali economicamente forti.
Mi dispiace
utilizzare questo spazio, non per parlare della grande passione
che ci accomuna, ma per esternare qualche amarezza e delusione.
C' è chi si approfitta di Vespaforever per farsi pubblicità
gratis,
c' è stato chi dall' alto della sua posizione mi ha lusingato
con belle parole e progetti ambiziosi che poi miseramente e
vergognosamente ha quasi rinnegato.
Arriverà prima
o poi uno sponsor serio che possa liberare le pagine dai tanti
"banner carità", in favore di pochi (seri e paganti...)
e inerenti ai contenuti ?
La speranza come si dice non muore mai, e per ingannare il poco
tempo libero... aspetto con fiducia...
----------------------------------------------------
73° Pensiero al vento
La
Vespa è nata ed è stata vissuta da tutti come un comodo,
economico e simpatico mezzo di trasporto.
Non si pensava certo che
sarebbe poi diventata uno status symbol destinato a pochi (si fa
per dire) appassionati.
----------------------------------------------------
72° Pensiero al vento
Siamo
nel 2006, e tutti gli appassionati ben sanno che è il 60°
anniversario della nascita del mito italiano nel mondo, che dal
dopoguerra, al contrario di altri "fuochi di paglia",
è ancora protagonista sulle strade di tutto il mondo.
La Vespa, che
fascino.... forse nessun' altra innovazione tecnologica e di
costume soprattutto, ha avuto tanto successo,
forse la
sentiamo ancora più italiana della 600 e degli spaghetti.
Inutile per
celebrarla ripercorrerne la storia, già raccontata in queste
pagine,
ma vorrei dedicare presto uno spazio ad
una Vespa particolare che, se la prima ha dato il là, questa,
molto più moderna, ha lasciato un altrettanto importante segno
nell nostro costume. Anche lei festeggia 30 anni.. ma ne
parleremo presto.
Intanto, nonostante il reiterarsi ancor
più opprimente di divieti e limitazioni e il vociferare di
possibili messe al bando dei gloriosi due tempi, restiamo uniti,
non
disperdiamoci chiusi nel guscio della nostra singola passione, ma
teniamoci pronti a probabili future battaglie per riappropriarci
del nostro sacrosanto diritto di circolare liberamente con le
nostre Vespe perfettamente in regola e revisionate,
forti dell'
essere fieri di viaggiare su un due tempi molto meno imquinante
di quelli più moderni.
Non dimentichiamo nenche la
battaglia contro la confisca, purtroppo la cattiva informazione
ha convinto molti che sia un problema superato, ma è più che
mai attuale, in quanto ancora in vigore.
Insomma un anno
cominciato con tanta voglia di Vespa e che forse ci vedrà dover
combattere per non essere calpestati da leggi inique o
amministrazioni locali non all' altezza del loro compito.
Le associazioni
ci sono, ma fanno poco,
sproniamole a lavorare per noi
che paghiamo la quota asociativa, altrimenti faremo da soli.
"chi la
dura la vince"
----------------------------------------------------
71° Pensiero al vento
Ragazzi... ma
il freddo ci congela anche le idee e l' entusiasmo?
Nooo dai!
Siamo primissimi su tutti i motori,
le visite sono tantissime...
ma
purtroppo ci sono alcune sezioni di VespaForever che senza la
vostra collaborazione restano sempre uguali..
Perchè non inviate più, come tempo fa, le vostre
esperienze ?:
viaggi in Vespa, racconti, curiosità,
storie strane, romantiche, simpatiche o antipatiche,
tutto quello che vede la Vespa come protagonista o
comparsa...
Aspetto fiducioso nella vostra
collaborazione,
avrete la piccola-grande
soddisfazione di contribuire ad arricchire di contenuti nuovi e
interessanti il punto di ritrovo di migliaia di Vespisti ogni
giorno..
Gianluca
----------------------------------------------------