E'
trascorso molto tempo da quando un bambino viaggiava aggrappato allo scudo
della Vespa 125 grigia, ma quel bambino cresciuto almeno nell'aspetto
esteriore non potrà mai dimenticare l'emozione di quei giorni.
Il profumo della
miscela che il benzinaio pompava a mano e si vedeva salire nel cilindro di
vetro, la radiolina nella sacca del copriruota, il contrasto fra il
traffico della statale e la serenità della pineta meta dei pic nik
estivi, le piccole dita che afferravano con un po' di timore il maniglione
rigido della sella mentre si andava al mare, la cassetta di legno
incastrata sotto la pedana per evitare che il sottile cavalletto si
piantasse nella sabbia, mentre si gustava il fresco gelato
"biscotto".
Passano gli anni
e la Vespa è sempre il suo sogno, da quando la guidava di nascosto nel
cortile o per i viottoli fra i campi coltivati, quando smontava e
rimontava il carburatore, la testa.. fino a quando arrivò il sospirato
giorno della patente A, con le 3,50-8 nuove comprate per festeggiare il
battesimo ufficiale sulla strada.
I coetanei
avevano le ET3, ma lui, orgoglioso della sua vecchia Vespa di famiglia, si
era limitato a rimodernarla un po' improvvisandosi carrozziere per
verniciarla del suo colore preferito e quella Vespa diventata blu lo
accompagnava per percorsi sempre più lunghi, dal mare alla città, alle
colline e oltre, spesso in piacevole compagnia.
Per un
appassionato i sogni non finiscono mai, non si è ami arrivati ad un punto
fermo, ma si cerca sempre qualcosa di nuovo, così a quella Vespa se ne
affiancarono altre, simili ma diverse per storia ed emozioni.
Non sempre i
sogni si riescono a realizzare, se è già difficile fare previsioni
meteorologiche, è impossibile immaginare cosa la vita ci regalerà
o toglierà. E' così che il sogno di riportare così com'era quella
fantastica prima Vespa quando le sue piccole ruote la trascinavano
dolcemente sull'asfalto del lontano "58, è forse un' utopia, quando
tutto aumenta e tirare avanti è sempre più difficile, un restauro a
regola d'arte è ormai un privilegio riservato a pochi eletti.
Come dicevo, un
appassionato non smette però mai di sognare, se si tocca il fondo non si
può che risalire, tempi migliori dovranno per forza arrivare per tutti.
Un
inaspettato regalo? una Far Basso, chissà... ?
Se niente si
può prevedere, tutto si può sognare, e si può sognare anche quando non
si è più bambini, in fondo è questo che ci aiuta a vivere meglio.
Gianluca
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