Non siamo tutti felici, quando in nome di "aria pulita" e altre trovate ad effetto, qualcuno calpesta i nostri diritti, i nostri sentimenti, le nostre passioni e perchè no ....la nostra storia !
Riporto
alcuni scritti,
il primo me lo ha inviato l' amico
Pasquale: è tratto dal diario "Smemoranda 2004", un
racconto agrodolce di Aldo, Giovanni & Giacomo, alla pagina 7
gennaio, che fa riflettere...
il secondo
è uno sfogo pubblicato su "Italians" di Giampietro,
gli altri... leggete con calma
Ho comprato uno
scooter nuovo.
Si è già fermato due volte.
Possibilità di aggiustarlo io: nessuna.
Solo per avvistare le candele bisogna smontare la
sella e parti della struttura.;
per
svitarle poi ci vuole un tipo di chiave a brugola che si
trova solo nella parte nord della Renania.
Tutto funziona elettricamente con circuiti stampati,
per capirci qualcosa bisogna essere ingegneri nucleari e, per
aggiustarlo, ci vuole Rubbia al meglio della forma.
Quando si ferma, un mezzo così, ti fa sentire un
cretino; sei lì, fermo, che lo guardi come un pigmeo può
guardare una cerniera-lampo.
L'ha poi
aggiustato un'équipe di meccanici-chirurghi vestiti da ballerini
in 1ora, 17 minuti e 14 secondi, così c'era scritto sulla bolla
ma, io, di quel mezzo lì non mi fido più.
Sono stufo della tecnologia incomprensibile;
ho un videoregistatore, ci ho messo due anni solo per
capire come si fa a registrare quando tu non sei presente,
l'impianto HI FI è ancora in "modo dimostrazione":
luci che si rincorrono e non servono a un cacchio, lo schermo del
computer sono costretto a usarlo come acquario.
Così ho recuperato il mio vecchio
VESPINO 50 del 1976 di un bel verde che non si trova neanche in
natura.
Ho smontato e pulito la candela
facilmente e, dopo qualche tentativo, si è messo in moto:
dal 1976 non mi ha mai lasciato a piedi.
Miracolo della vecchia tecnologia, accessibile alle
menti semplici come la mia e destinata all'eternità.
Beh, non proprio all'eternità, visto
che subito dopo hanno attuato il blocco dei mezzi non catalizzati
un giorno sì e un giorno no
e, tra non
molto, non potrò circolare col mio VESPINO definitivamente.
Nel riporlo, col cuore gonfio di
nostalgia, ho sfiorato lo scooter nuovo e mi è sembrato che
sorridesse: BASTARDO.
Aldo, Giovanni e
Giacomo
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Ciao Gianluca,
grazie per l'apprezzamento alla mia e-mail pubblicata su Italians.
Avrei voluto inviarla anche a Formigoni, ma penso che non avrebbe
avuto l'effetto voluto. Anche perché penso che Formigoni non sia
uno stupido e le cose che denuncio nella e-mail le conosce bene.
Penso invece che sia in malafede e che il suo scopo finale sia
ben diverso da quello di migliorare la qualità dell'aria....
ECCO L' ARTICOLO:
Formigoni contro le vecchie Vespe
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Ciao, ti scrivo perchè
anch'io, come molti altri appassionati di vecchie moto, visito il
tuo sito ogni tanto. Non mi piace navigare spesso su
internet, ma quando lo faccio mi piace ascoltare e leggere le
idee, le varie opinioni. L' argomento che
hai introdotto, è un esempio di come funzionano spesso,
purtroppo, le cose, e di come gira, o di come ci fanno girare il
mondo che ci sta attorno, quindi voglio approfittare di questo
raro angolo, che a pochi, anche tra gli appassionati,
sembra interessare. Purtroppo c'è
una spiegazione, per me tanto semplice quanto spietata alla
logica dei divieti e dei blocchi.
Nessuna industria sarà mai fermata, mai sarà messo nessun
intralcio al potere economico, attraverso il quale tutto
l'apparato statale si sorregge. L'apparenza di uno Stato che
salvaguardia l'ambiente e lotta contro l'inquinamento, si sfoga
sulla "plebe", che molto "egoisticamente",(
nei confronti di chi può permettersi di viaggiare a naso
all'insù su una bara dorata che sputa profumo di magniolie -peccato
che sia sempre benzina verde) usa ancora (nel 2003!!!) una
vecchia vespa per spostarsi. Una vecchia vespa da rottamare,
perchè inquina più di un inceneritore, di un'industria chimica,
più del prolipopilene delle bombolette che assottiglia l'ozono,
che fa più male di 2 pacchetti di sigarette al giorno e di una
bottiglia di wisky con relative tasse d'importazione, di un
piatto di polenta fatta col DNA di un criceto.
Bene, rottamiamole tutte e seppelliamo se possibile anche tutti i
ricordi che ci legano a loro, seppelliamo il passato, così sarà
più facile convincerci che quel che fanno è fatto per il nostro
bene. Crediamoci e non ribelliamoci mai, perchè è questo che
dicono sia giusto.... La logica dello Stato, un
apparato accentrato ed accentratore non è purtroppo nient'altro
che una logica fondata sulla prepotenza, nel quale la solidarità
viene solo propagandata o concessa solo per immagine o come
calmiere sociale. Chi paga è l'anello più debole, che ha meno
forza di ribellarsi. La cosa che noto, conoscendo
appassionati e girando per i siti, è che di questo a pochi
importa, tutto è ridotto a quotazioni, vendite e acquisti....
lucri incredibili sulle nostre amate vespe, che spesso, da
strumento di locomozione sono diventate (con loro dispiacere
credo), strumento di speculazione..... Simone
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10 Aprile 2007: leggo oggi (5 aprile) una lettera di un vespista lombardo (R.
Gualdesi) che ti informa del fatto che a partire dal mese di luglio 2007, in
Lombardia, non potranno più circolare le mitiche Vespe. E' un vero peccato!
Non si può fare qualcosa per impedire tutto questo? Non sono lombarda, ma ho
molti amci vespisti che vivono in Lombardia e sono davvero preoccupati. Credo
che il mezzo Vespa non sia un problema reale per l'inquinamento. Credo,
inoltre, rappresenti un pezzo della nostra storia troppo importante per essere
considerato solo un mezzo di trasporto. E' qualcosa di più. Non sono una
vespista vera e propria, ma frequento l'ambiente delle Vespe da qualche tempo,
e ti posso dire che è davvero speciale. La cosa che più mi ha stupito e
affascinato è la dedizione che molti vespisti hanno nei confronti della loro
"amata" Vespa. In questi tempi in cui siamo abituati, ormai, all'usa
e getta, a buttare ciò che si rompe, è bellissimo vedere aggiustare una
Vespa. Aggiustare, già, che parola strana. Non si butta via niente, si
aggiusta, si sistema, si cura. La Vespa è quasi una filosofia di vita. Sono
stata ad alcuni raduni e anche qui, l'ambiente è splendido e le amicizie
immediate e sincere. E in Lombardia, vogliono dire addio a tutto questo?
Davvero si tutela l'ambiente così? Io spero che tu, se avrai tempo e voglia,
possa almeno dire la tua opinione su questo fatto.
Simona Amadini, simonaam-NOSPAM-adini@hotmail.com
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A che serve il bollino
blu?
Ogni amministrazione che si rispetti
deve necessariamente lasciare il proprio marchio per essere
ricordata dai posteri. Ma soprattutto deve lasciare il segno
nelle tasche dei cittadini utenti della strada..
Questa volta si chiama Bollino Blu la tassa nascosta
dietro la manifesta volontà di porsi in mostra ed essere
ricordati come i primi della classe. ( 13 euro)
Il bollino blu, ci raccontano, è un contrassegno
autoadesivo valido du tutto il territorio nazionale per 12 mesi,
(per soli 6 mesi per i veicoli più datati, n.d.r.), che
certifica che il veicolo è stato soggetto al controllo dei gas
di scarico e che gli stessi rientrano nei limiti di legge.
Ci hanno imposto di cambiare le automobili non
catalizzate perchè troppo inquinanti, le quali sono ormai
praticamente scomparse, ne sopravvivono solo una piccola
percentuale non significativa.
Ci hanno
convinto che la benzina rossa era tossica per il piombo contenuto
ed è stata soppiantata dalla più salubre verde.
Hanno dimenticato di dirci, però, che il benzene è
più cancerogeno del piombo e ancor più volatile e facilmente
respirabile.
Più recentemente ci hanno raccontato
della pericolosità letale delle polveri sottili (PM10) prodotte
dalle auto.
Peccato che la percentuale maggiore
delle polveri sottili sia prodotta dagli impianti di
riscaldamento funzionanti a carbone e nafta.
Ci impongono le revisioni dei veicoli per attestarne
la piena regolarità e sicurezza, ogni 2 anni successivi ai primi
4 dall' immatricolazione.
Per inciso, la revisione prevede
anche il controllo dei gas di scarico. Oggi in un diesel moderno,
le emissioni di particolato sono talmente basse da non essere da
non essere quasi possibile misurarle.
Eppure quando l' amministratore di turno intende
dimostrare la propria competenza, il proprio attacccamento alla
salvaguardia dell' ambiente, ecco che l' oggetto privilegiato è
e resta sempre l' automobile (e motociclo)e il proprio
proprietario che non ne vuole sapere di ecologia e salute
pubblica.
La demagogia degli BIP è la più
pericolosa forma di comunicazione possibile. Figuriamoci quando
questa è partorita da chi ci governa e amministra.
Il bollino Blu non serve a un BIP di niente e non
prova niente di nuovo, se è vero che ogni veicolo è soggetto a
revisione ogni 2 anni, ed alcuni ogni anno.
O le revisioni sono solo delle gite turistiche presso
le officine autorizzate,
oppure sono una faccenda seria, e
allora il fatto che il veicolo abbia superato la revisione,
attesta che rispetta la legislazione vigente, con o senza Bollino
Blu.
Ma almeno, si domanderà il povero
automobilista ritartassato: visto che ho il bollino potrò
circolare anche nei periodi di restrizione?
E no caro il mio fessacchiotto, il tuo bollino non
sostituisce affatto altri provvedimenti ( targhe alterne, blocchi
completi) è solamente l' ennesima tassa che ti abbiamo
appioppato!!!
Grazie mille
A. B. (pubblicato e tratto da "
La Piazza" anno VI n° 17 del 15/10/2003 )
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Ciao vi mando una copia della mail che ho mandato a: Informa Abiente - Comune Torino - Sportello Ambiente - Provincia di Torino- La Stampa Ciao a tutti!!!
Buongiorno sono un cittadino torinese che ha la passione
per Vespe e Lambrette.
Sono un Vigile del Fuoco e ho rispetto per tutte le Istituzioni,
ma avendo una testa "pensante" mi ritrovo talvolta
troppo stretto in alcune nuove "regole". Sono indignato
per vari motivi nei confronti dell'Amministrazione in quanto ci
sono diversi provvedimenti che non solo non mi sembrano giusti,
ma addirittura offensivi in quanto si fanno beffa delle passioni
e vanno a colpire una piccola categoria ma che da sempre
contribuisce alla fama dello "stile italiano" nel mondo.
Innanzi tutto il blocco della circolazione del mercoledí e del
giovedí esteso anche alle moto e motorini 2tempi mi sembra
veramente assurdo e penalizzante per le categorie meno abbienti.
Chiunque sa (e ci sono studi al riguardo) che una moto (nel mio
caso uno Scooter) consuma e inquina decisamente meno di qualsiasi
macchina catalitica. Con oltre 30km al litro, sono pronto a
sfidare qualsiasi utilitaria.
Inoltre, se non prendessi lo Scooter per andare al lavoro in
giornate ancora belle come queste utilizzerei sicuramente l'auto
contribuendo al traffico e ai disagi. L`utilizzo dei mezzi
pubblici da parte mia avverrá, quando il brutto tempo aggraverá
ancora di piú la situazione delle strade dissestate della nostra
cittá, che in quanto a buche e "trabocchetti" in certi
punti possono essere paragonabili a quelle del Terzo Mondo (ho giá
dovuto sostituire due volte gli ammortizzatori).
L'utilizzo di una moto snellisce il traffico, diminuisce i tempi,
gli inquinamenti, ed evita lo stress da parcheggio. Poi come si
puó definire un veicolo "fuori legge" se passa
regolarmente le revisioni periodiche, i bollini blu, i controlli
sugli scarichi? Probabilmente dietro ci sono ben altri interessi
mimetizzati. Probabilmente a qualcuno potrebbe far comodo che
vengano abbandonati i vecchi Scooter industruttibili in cambio di
qualche "plasticone" che non reggerá mai il confronto
dopo 20 anni.
Diciamocelo francamente, saranno mica pretesti l'inquinamento e
l'adeguamento alle politiche Europee? Avendo contatti con molti
appassionati inglesi, francesi e tedeschi, vi posso garantire che
loro non si pongono questi problemi in fatto di circolazione in
metropoli ben piú affollate di Torino, e neppure riguardo alle
nuove immatricolazioni di veicoli 2tempi.
Inoltre, volevo chieder informazioni su come mai il bollo per le
moto d'epoca dall'anno prossimo passerá dai circa 10 euro
attuali ai 20. Mi sembra un tantino esagerato un ricaro del 100%.....
Viste tutte queste motivazioni, e vista la passione (che non si
puó comandare) mi ritrovo costretto dal mio amor proprio a non
rispettare questo assurdo divieto e il mio Scooter come molti
altri giá fanno e faranno continuerá a portarmi in giro per
Torino per i miei spostamenti inevitabili, certo di non nuocere
alla collettivitá e orgoglioso di contribuire alle tradizioni
che il mondo ci invidia.
Cordiali Saluti. DARIO L.
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Ciao mi chiamo Diego e vivo a Como
Ho letto per caso il tuo messaggio su vespaforever.
Anch'io sto cercando di fare il possibile contro
questa assurdità.
Pensa che io vivo in centro città e
pago il permesso per circolare in centro e, visto che ho solo
mezzi non catalitici, posso circolare solo negli orari prefissati.
Sono costretto a lasciare in garage
la vespa e farmi prestare una macchina,
sono costretto a code lunghissime che evitavo
agevolmente in vespa, mi costringono a non trovar parcheggio ed
inquinare moltissimo di più
altro che
lotta all'inquinamento ci vogliono costringere a comprare nuove
moto!!!
Sto cercando di fare qualcosa anche
con il vespaclub della mia città e con il club 2cv (citroen).
Ho anche trovato del materiale interessante in
internet te lo farò avere se ti interessa.
Non diamoci per vinti sentiamoci ciao DIEGO
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Ciao Diego,
capisco il tuo problema. Io purtroppo non ho la fortuna di
qualcuno che mi impresta la macchina, tranne che nei week end (quando
potrei circolare traquillamente anche con le amatissime!) quindi
mi devo adeguare.. cioè NO!
Non mi sto
adeguando per nulla, uso impunemente il mio PX non catalizzato e
attraverso il centro cittadino tutti i giorni per venire in
ufficio: me ne infischio dei vigili e proprio stamattina sono
passata di fronte a diverse macchine e moto della polizia
municipale senza che queste facessero una piega.
Non sto esortandoti a fare lo stesso: la responsabilità
ognuno deve sentirsi di prenderla autonomamente e personalmente.
Penso solo che, anche alla luce del dolorissimo fatto di ieri, le
forze dell'ordine abbiano ben altro da fare che non stare dietro
a supposti inquinatori come me. Se cosi non fosse, beh, mi sento
di dire che la responsabilità è condivisa!
Gialuca ha fornito tantissime informazioni utili che
io ho provveduto a circolarizzare tra amici e conoscenti:
protestare è un nostro diritto, la disobbedienza è altro!
Io disobbedisco e rishio del mio, la trovo una
personalissima forma di protesta che ammetto possa essere
giudicata non troppo civile.
Cmq qui a
Milano non sono la sola: qualche timido PK e 50ino si vede in
giro..
mentre mi chiedo tutte quelle
bellissime GT,GS, Rally,ET3, Sprint che vedevo quest'estate
sfilare orgogliose e tronfie del nuovo restauro... dove siano
finite.
Sempre piu' convinta che non basti una Vespa a fare un vespista.
Ciao, Paola
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Articolo liberamente tratto da "Il Resto del Carlino" giovedi 20 novembre 2003, pag. 7
E' incostituzionale l' alt alle auto non catalizzate, non
ci sto e farò causa.
Il blocco totale della circolazione
dei veicoli non catalizzati previsto per il 2005 ne sta gettando
nello sconforto i possessori. In questo provvedimento s'
intravvedono ignoranza, prepotenza e malafede ed anche
incostituzionalità.
La Costituzione, citata quando fa
comodo, ad ogni piè sospinto, viene in questo caso disprezzata.
Non si può ledere la libertà di movimento dei cittadini e
soprattutto non li si può punire in quanto possessori di un
mezzo datato.
Qui il sociale, invocato e
strombazzato a destra e a manca, viene calpestato e ignorato.
Sarà opportuno fare le debite valutazioni e stare
bene attenti prima di promulgare una simile ordinanza. Si vanno a
colpire persone che usano la vecchia ( si fa per dire) auto, per
andare a fare la spesa e andare al cimitero della Certosa la
domenica,
si vanno a colpire le categorie
economicamente più fragili e questo è assolutamente
inaccettabile!
E passiamo ai veicoli d' epoca. Quali
sono quelli circolanti? Soprattutto la 500 ( LA VESPA.. N.D.R ),
la Uno, ecc. . Per quanto riguarda i possessori di Fiat 500, che
io rappresento in quanto vicepresidente del Fiat 500 Club d'
Italia, c' è da fare un discorso preciso: intanto tutti hanno
superato il "bollino blu" con specifiche da fare
invidia a moderne vetture catalizzate! ( ANCOR PIU' EVIDENTE PER
LA VESPA...N.DR. )
C' è quindi qualcosa che non va in
questa campagna odiosa contro le vetture non catalizzate!
Qualcuno vuole che io butti come ferro vecchio la mia Panda?
Chiunque sia, Regione o Provincia o Comune, mi farà
un assegno e mi pagherà quella nuova!
Dovrò buttare l' Ape 50 che mi serve per il lavoro
pur essendo un veicolo perfetto? Qualcuno mi dovrà pagare quello
nuovo!
Bene! Sarà la guerra! Porteremo in
Tribnale chiunque violerà o tenterà di violare i diritti dei
cittadini, diritti sanciti dalla Costituzione.
Gli oscurantisti dovranno piangere lacrime amare per
averla vinta!
Marco Scincaglia
Bologna
Articolo liberamente tratto da "Il
Resto del Carlino" giovedi 20 novembre 2003, pag. 7
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SE VOLETE DIRE LA VOSTRA, QUI AVRETE SPAZIO... Basta scrivere a Vespaforever