Per chi ha provato almeno una volta una Vespa, questa pagina è certamente banale.

Vi assicuro che ci sono nuovi appassionati che non l' hanno mai provata o al massimo hanno guidato un anonimo scooter senza marce se non un Ciao, ( addirittura alcuni addetti dei centri revisione non sanno come si cambia una marcia in una Vespa....) e sono stati proprio alcuni visitatori che si sono lasciati affascinare da questo scooter mitico, a suggerirmi di inserire queste pagine.

Premessa sul rubinetto della benzina:

Dietro le vostre gambe, al centro, a metà altezza tra la pedana e la sella, troverete su tutti i modelli il rubinetto della benzina. Il serbatoio della miscela contiene nella Special e simili 5,6 litri, ( PX, PK, ecc., ne contengono circa 2 litri in più) dei quali 0,5 circa sono la riserva. La riserva serve per ricordarci che dobbiamo fare rifornimento al più presto, quando il motore andrà a tratti per poi spegnersi, permettendoci, ruotando il rubinetto in senso antiortario di arrivare tranquillamente al distributore.

Messa in Moto:

Aprire il rubinetto della benzina, ( se è in posizione orizzontale, completamente girato in senso orario è chiuso; se è in posizione verticale a metà corsa è aperto; mentre se è orizzontale completamente ruotato in senso antiorario è in riserva )

mettere il cambio in folle ( la lineetta tra la 1° e la 2° marcia)

a motore freddo

tirare completamente il pomello dello starter sopra il rubinetto, (nei modelli più vecchi è una leva sotto la sella anteriore) quindi dare un colpo deciso senza esgerare, alla pedivella, detta anche "crick starter", (potrebbero essere necessari, se è ferma da molto tempo, 5 - 6 colpi di accensione) e mantenere il gas ( manopola destra) al minimo

a motore caldo

non azionare lo starter, ma tenere il gas aperto almeno a metà, quindi procedere come sopra.

La Vespa andrà in moto, regalandoci subito il suo inconfondibile e piacevole rumore ...o suono se preferite.

Partenza:

Anche se alcuni affermano che con la Vespa si può partire stando comodamente seduti in sella con il cavalletto inserito, questo è deleterio per il cavalletto stesso e soprattutto per la pedana, quindi evitatelo sempre e fate scendere la Vespa dal cavalletto, quindi:

Con la mano sinistra tirate la leva della frizione sul manubrio, quindi inserite la 1° marcia, ruotando verso l' alto la manopola, non è necessario che i numeri stampigliati coincidano perfettamente con la tacca, ma si sente ad orecchio il "tac" della marcia inserita.

Con la mano destra date lentamente e gradatamente gas, mentre contemporaneamente, con quella sinistra, lasciate allo stesso modo, la leva della frizione.

A questo punto state già viaggiando, quindi, raggiunto il giusto regime di giri, toglitete il gas, tirate la frizione, quindi ruotate la manopola del cambio fino ad innestare la 2°, rilasciate la frizione e ridate gas, così via fino a giungere all' ultima marcia. (alcuni modelli ne hanno 3, altri 4)

Ricordate che la Vespa ha il freno posteriore a pedale, sulla pedana a destra, e quello anteriore è azionato dalla leva sul manubrio di destra. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il freno anteriore ha una funzione secondaria di ausilio, mentre quello principale da usare è il posteriore a pedale.

Credo sia superfluo aggiungere che in caso di frenata, va tolto contemporaneamente il gas e la frizione si usa solo all' ultimo momento, quando ci si sta per fermare completamente.

E' buona norma spegnere il motore, premendo l' apposito pulsantino nel gruppo interruttore luci, con il motore un po' accelerato, in modo da facilitare la prossima messa in moto.

La maggior parte delle Vespe classiche è priva di frecce e le 50 non avevano la luce di stop. Questo è conforme comunque al codice della strada attuale, perchè si tratta di veicoli omologati anni fà. L' unico accessorio obbligatorio è lo specchietto retrovisore sinistro, che per essere omologato deve riportare la sigla E3. Valgono quindi le indicazioni del vecchio codice della strada, ( come per le biciclette in pratica) cioè indicare la direzione con le braccia e sulle vecchie 50, lo stop eventualmente alzando un braccio, per quanto questo possa sembrare ridicolo.

Ricordate comunque che l' unico "neo" della Vespa è costituito dai freni. Quello posteriore è potente e se azionato bruscamente può fare perdere stabilità. Quello anteriore crea il classico effetto "affondamento" ed è poco efficace, meglio usarli entrambi imparando a dosare e modulare la frenata in base a velocità e condizioni della strada.

Credo che in pochi minuti di guida, chiunque sappia prendere confidenza con lo stile di guida della Vespa, l' importante agli inizi è andare veramente piano.

 

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