Ogni due anni, purtroppo, dobbiamo sottoporre la nostra Vespa alla revisione periodica presso un' officina autorizzata, come ampiamente spiegato nella sezione "burocrazia" di VespaForever.

Per poterla superare è necessario che sia tutto efficiente e conforme al C.D.S.

In particolare verrà controllato:
il numero di telaio,
la sigla del tipo di motore ( se riportata nella carta di circolazione ),
lo stato di usura dei pneumatici che deve avere almeno un mm di battistrada,
il funzionamento dei fanali,
l' efficienza del clacson,
la presenza e omologazione dello specchietto retrovisore sinistro, che deve riportare la sigla "E3"( dei 2 specchietti solo nei modelli più recenti),
l' efficienza dei freni,
la luce di stop solo nei motocicli (e nei ciclomotori più recenti),
gli indicatori di direzione solo nei modelli nei quali erano montati di serie,
i gas di scarico,
la velocità massima, quest' ultima solo nei ciclomotori.

In caso notassimo che la frenata fosse poco efficiente dovremo contollare che non ci siano perdite d' olio dal paraolio posteriore, pulire e passare con carta vetrata a grana grossa i "ferodi" montati sulle ganasce, e se lo strato fosse molto assottiliato o annerito e vetrificato, sostituire le ganasce, ricordando però che quelle nuove, non contenendo più l' amianto, hanno una frenata che lascia un po' a desiderare.

Queste operazioni, così' come l' eventuale sostituzione delle lampade e clacson, sono operazioni semplici e intuitive.

Ho notato che "anche l' occhio vuole la sua parte", se ci rechiamo con la Vespa appena lavata e lucidata, la guarderanno con ammirazione facendoci spesso i complimenti, di conseguenza saranno di migliore umore....

I punti più critici sono il controllo dei gas di scarico e la velocità, se la nostra Vespa è una 50.

Per i gas di scarico, meglio montare getti piccoli, a costo di dovere tirare l' aria per metterla in moto.
Saremo così certi che le emissioni già bassissime della Vespa, saranno praticamente non misurabili.
Meglio anche usare un buon olio sintetico per fare la miscela.
( Ovviamente poi rimonteremo i getti che riteniamo opportuni, ricordando sempre che per la sicurezza del motore vale il principio opposto, cioè meglio abbondare un po', per scongiurare surriscaldamenti.)

Sappiamo tutti che i ciclomotori, hanno subito negli anni piccole modifiche o elaborazioni anche marcate, per aumentare un po' le misere prestazioni da "giocattolo"
e certamente non ne siamo noi i "responsabili" perchè abbiamo sicuramente comprato la Vespa già elaborata.

Cosa fare allora, sostituire il motore e carburatore perfettamente funzionanti per una revisione?
Non è poi così facile di questi tempi trovare i costosissimi ricambi originali.

Se per la marmitta purtroppo dobbiamo dimenticare il melodioso suono della "Proma" e montare il padellino o almeno la "Sito" cilindrica omologata da ET3,
per riportare la velocità ai 45 KMh massimi, dobbiamo studiare una soluzione diversa.

Occorre solo avere una minima manualità, un pezzo di lamierino sottile ( come l' involucro di una bomboletta spray vuota o meglio un pezzetto di lastra di rame recuperata da una vecchia grondaia), forbici da latta, un saldatore, un po' di stagno, e intuito..

L' idea è quella di costruire un cono da infilare nel collettore di aspirazione, con un foro sul fondo di circa 4 o 5 mm e un bordino nella parte larga che eviti che venga "risucchiato" con immaginabili conseguenze.

Ho adottato questa soluzione sui collettori da 19 mm,
mentre sul 16, mi è bastato trovare un ditale da sarta della giusta misura ( forato sempre sul fondo verso il basso, per evitare depositi di benzina che dopo poco ne compromettono la carburazione).

Nella foto sotto potete vedere il cono, il ditale e una staffa, usata per blocare il gas, avvitata sotto il manubrio nei fori per l' alloggiamento dello specchietto destro.

La vite centrale con dado, incastrandosi nello spazio del tubo di rimando del gas, lo blocca in modo che il contachilometri non superi i 45.

Si potrebbe anche evitare il cono nel collettore, ma in questo caso il gas dovrebbe essere bloccato troppo presto, rendendo "poco credibile" la cosa.

Su alcune Vespe, il foro per bloccare l' escursione del gas è spostato di lato, non permettendo l' uso della staffa,
in questo caso basta costruire un piccolo gancio in filo di ferro, sagomato opportunamente e bloccato da una sola vite.

Per diminuire ancora la velocità, potenza e rumore, si può inserire una "guarnizione aggiuntiva" tra il colettore di scarico e la marmitta. Nella foto sotto vedete quella che monto sulle marmitte "sito".

Questa guarnizione in rame è stata sagomata partendo da quella originale, ma il foro per il passaggio dei gas è ristretto a 15 - 20 mm. Questa strozzatura però rende la carburazione leggermente grassa, se così fosse aumentate la percentuale d' aria aspirata agendo sulla vite di regolazione o sul getto massimo, calandolo di 2 punti.

Con qualche tentativo e aggiustamento, avrete riportato la Vespa in condizioni "originali", pronta a superare la revisione per poi accompagnarvi come sempre regalando emozioni e buon umore!

Gianluca

 

Home